Come per tutti gli altri campi del marketing moderno, anche la SEO necessita di una analisi costante del mercato e dei suoi attori. Per essere visibili nelle SERP di Google si gareggia con molte altre realtà, di conseguenza diventa imprescindibile tenere d’occhio l’evolversi del panorama in cui si opera per ritagliarsi il giusto spazio online. L’analisi della concorrenza per il posizionamento organico, per essere effettuata in modo esaustivo, prevede diversi passaggi che vedremo in questo articolo dedicato, ma prima partiamo dalle basi.
A cosa serve l’analisi SEO della concorrenza
Esattamente come per una classica analisi della concorrenza, anche quella riguardante la SEO viene effettuata per studiare i competitor presenti sul proprio mercato e capire le azioni da intraprendere per superarli, sfruttando le loro lacune e punti deboli e migliorando i nostri asset in maniera strategica per colmare il gap presente.
Con una analisi della concorrenza per la SEO sarà possibile:
- capire eventuali errori tecnici e contenutistici presenti sulla propria piattaforma;
- creare un piano per migliorare le proprie strategie e asset digitali;
- comprendere gli errori dei concorrenti e le opportunità da loro non sfruttate per tentare il sorpasso;
- studiare le strategie utilizzate dai competitors e valutare se e come potranno essere utili anche per il nostro sito;
Quando è necessario effettuare questa analisi?
È consigliabile, oltre che quando si crea un sito nuovo, effettuare l’analisi della concorrenza almeno una volta l’anno, insieme ad un audit tecnico e ad una keyword research generale.
Escludendo queste best practice che dovrebbero essere la prassi per ogni azienda ci sono diverse altre situazioni che richiedono una nuova analisi:
- inizio di una nuova campagna SEO;
- creazione di nuovi contenuti o di un intero piano editoriale e aggiornamento dei testi già presenti;
- calo di performance in SERP;
- stagnazione del sito senza miglioramenti nel tempo;
- rilascio da parte di Google di un aggiornamento che ha impattato sulle SERP del tuo settore;
Chi sono i tuoi competitor?
Il primo passo per iniziare l’analisi consiste nel capire chi è considerabile un concorrente. Molto spesso i rivali che si presentano nelle pagine dei motori di ricerca sono diversi e più numerosi di quelli della propria attività fisica: sul web non si è limitati dallo spazio, quindi i tuoi competitor potrebbero essere aziende con sede dall’altra parte del mondo anche se la tua è una attività locale o nazionale. Per questo dopo essersi fatti un’idea delle parole chiave utili al proprio business, che eventualmente vengono già utilizzate in piattaforma, dovremo vedere come queste sono sfruttate dalla concorrenza. Analizzando le SERP potremo avere una prima stima di chi sono gli altri attori e capire chi prendere in considerazione nella strategia da implementare.
Analizzare le SERP e le keyword per comprendere la concorrenza
Dopo aver stilato un elenco generale di keyword, andremo a visionare le SERP ad esse correlate per farci una prima idea dei concorrenti presenti. Questa operazione può essere svolta manualmente ma esistono anche diversi tool professionali che possono velocizzare e migliorare il lavoro:
SEOZoom tramite l’analisi delle keyword ti permette di visionare tutti i domini presenti nelle varie SERP per la chiave scelta e scoprire diverse informazioni utili sui concorrenti trovati come le loro keyword, i loro volumi e fornisce una valutazione generale del sito (ZA) e dei suoi contenuti. Inoltre, nella sezione “competizione” potrai confrontare le keyword del tuo sito e quelle di 3 concorrenti alla volta per effettuare uno studio approfondito del gap.
SEMRush, esattamente come SEOZoom, permette di valutare le SERP e i concorrenti in esse presenti e di valutare il gap di keyword con 4 concorrenti alla volta. Consigliato se la valutazione è effettuata su mercati internazionali.
Valutare con chi e per quali SERP competere
Ora che abbiamo una valutazione generale delle SERP e di chi è presente in esse dobbiamo capire con chi entrare in competizione. Si, perché molte volte non sarà necessario o possibile “fare a gara” con tutti ma dovremo scegliere oculatamente su quali keyword concentrare i nostri sforzi. Ciò è dovuto al fatto che si può avere:
- un budget e tempistiche limitate che impediscono di portare avanti strategie troppo dispendiose;
- competitor con un brand e una authority molto forte che su alcune SERP possono risultare inamovibili a causa dei loro risultati storici;
- siti istituzionali o directory e motori di ricerca del settore, anch’essi difficili da spostare e con cui spesso non ha senso entrare in competizione diretta ( ad esempio Wikipedia o Booking);
Si andrà a fare una selezione delle keyword in base alla tipologia di concorrenza presente e si valuteranno le operazioni che è possibile svolgere per migliorare il proprio ranking, in base a ciò che è perfezionabile tra i propri asset e ai punti deboli altrui che si potranno sfruttare.
Valutare le pagine della concorrenza
Per valutare i singoli concorrenti avremo bisogno di analizzare diversi aspetti riguardanti il loro sito e contenuti.
Authority del dominio: come detto in precedenza, alcuni concorrenti potrebbero essere impossibili da spostare a causa dell’authority che sono stati in grado di generare nel tempo. Se non si ha a disposizione un budget stellare sarà difficile arrivare in una prima posizione occupata da Amazon, per fare un esempio, perché questo può contare su dei fattori di ranking tra i più importanti per Google: l’anzianità del dominio e il numero di visitatori. Questi fattori si possono conquistare solo con anni di investimenti, motivo per il quale, in queste situazioni è meglio puntare a keyword con volumi minori, in cui questi brand non sono presenti, per poter acquisire in una fetta di mercato passata inosservata.
Gap di keyword: gli strumenti citati prima ci permettono di sapere quali sono le parole chiave sfruttate dalla concorrenza. Ci sono chiavi in cui il livello di competizione ci permette spazio di manovra? Ci sono termini poco sfruttati dagli altri attori? Ci sono chiavi che abbiamo ignorato ma che possiamo implementare nelle nostre pagine? Su cui possiamo scrivere contenuti? Queste sono le domande che dovremo porci e su cui basare le future azioni on-site.
Contenuti: Cosa scrivono gli altri player? Ma soprattutto come lo scrivono? Dovrai valutare i testi presenti nelle SERP e capire se è possibile migliorare i tuoi sfruttando chiavi che gli altri hanno tralasciato o se è possibile approfondire l’argomento per offrire all’utente un contenuto più completo, rispondendo al meglio al suo quesito.
Lato Tecnico: Nei casi in cui sono presenti pochi player l’ottimizzazione del proprio sito può già permettere il sorpasso verso la prima posizione. Valuta l’attenzione agli aspetti tecnici dei tuoi competitor: Utilizzano la giusta gerarchia nei testi? I meta tag sono ottimizzati? Il sito si carica lentamente? È responsive? Ogni loro dimenticanza può essere un punto di forza per la tua piattaforma.
Profilo di backlink: Le citazioni off-site sono prese in seria considerazione da Google. È fondamentale analizzare le attività di link building della concorrenza ed adeguare le proprie con manovre di PR efficaci, in grado di migliorare la visibilità del proprio portale.
Ultimi suggerimenti
L’analisi della concorrenza è una operazione da svolgere periodicamente e in caso si voglia avviare una nuova campagna. Un altro evento che può spingere ad effettuare questa operazione è un cambiamento nel panorama in cui si opera: gli aggiornamenti di Google molte volte possono sconvolgere le posizioni nelle SERP creando problemi e opportunità. Effettuare un minimo di monitoring a intervalli regolari può permettere manovre correttive veloci alla propria SEO evitando perdite e in alcuni casi apportare concreti miglioramenti al ranking.
Sfruttando al meglio ogni opportunità sarai in grado di creare una strategia per portare il tuo sito in cima ai risultati. Se necessiti di supporto per qualsiasi pratica utile al posizionamento non esitare a contattare la nostra agenzia specializzata nella SEO. I nostri professionisti sono sempre pronti ad affrontare nuovi casi.