
Da 1316 a oltre 4546 chiavi posizionate: un caso di recupero e miglioramento del posizionamento di un sito web

All’incirca sei mesi fa ci ha contattato un imprenditore torinese che aveva visto il suo sito perdere vertiginosamente posizionamento e voleva trovare una soluzione per recuperare almeno in parte le posizioni perse.
Come in ogni progetto, prima di tutto è stata fatta un’ analisi molto approfondita che ci ha permesso di evidenziare tutte le criticità, dalle più piccole a quelle più grandi, che molto probabilmente avevano generato il crollo. Da questa prima analisi approfondita ci è risultato subito chiaro che la perdita di posizionamento era dovuta agli errori, consapevoli e inconsapevoli, di diverse figure professionali sia interne sia esterne all’azienda.
La presenza di piccoli errori generati dal sito e il caricamento sbagliato dei nuovi contenuti sul sito, ad esempio, erano stati cruciali per la perdita di posizionamento. La mancanza di conoscenze SEO approfondite in chi aveva fatto questo lavoro e gli errori derivanti da ciò avevano infatti determinato a lungo andare la perdita delle posizioni acquisite.
Alla luce dell’analisi effettuata, le attività da fare per risolvere le problematiche presenti risultavano molteplici e riguardavano sia attività di SEO on-site che di SEO off-site.
Come abbiamo recuperato il posizionamento?
Nella fase iniziale siamo partiti dalle correzioni on-site. Abbiamo fornito un report dettagliato al cliente e all’agenzia che aveva sviluppato l’eCommerce, realizzato sulla base di quanto avevamo riscontrato nelle nostre analisi, e abbiamo avviato una sinergia. Report alla mano, il primo mese abbiamo collaborato con l’agenzia che aveva creato l’eCommerce per la correzione di piccoli e grandi errori e abbiamo monitorato costantemente le attività on-site, fornendo linee guida e un supporto costante anche per il caricamento dei nuovi prodotti.
Una volta svolte le prime importanti attività on-site abbiamo avviato anche le attività off-site. Dal secondo mese infatti abbiamo iniziato le attività di link building.
Con attività costanti e molto mirate siamo stati in grado di far riacquisire in breve tempo le posizioni perse al sito e anzi l’abbiamo proiettato verso una crescita costante. I risultati dei grafici dimostrano infatti che non solo il sito ha recuperato posizioni, ma è addirittura cresciuto, come si evince dal grafico.

In meno di sei mesi non solo abbiamo riportato il sito al momento precedente al crollo del posizionamento, ma anzi lo abbiamo preparato per una proficua e soddisfacente crescita futura e questo è indubbiamente un aspetto molto rilevante, aspetto documentato dai grafici.

Analisi e pianificazione della struttura: le basi di partenza per migliorare il posizionamento
Questo caso studio denota infatti quanto sia importante che ogni passaggio, dal caricamento dei prodotti ai testi presenti sul sito alle url, sia svolto con sapienza e competenza al fine di raggiungere importanti risultati in termini di posizionamento in un momento successivo.
Per questo, quando non realizziamo interamente noi il progetto, affianchiamo chi si affida a noi anche nella realizzazione dei siti e, se sono già realizzati, nella loro ottimizzazione on-site svolgendo la nostra analisi SEO Plan. Un’accurata analisi e una struttura di partenza SEO friendly sono infatti la base necessaria per costruire un sito che poi nel tempo possa portare i risultati auspicati, soddisfacendo pienamente le aspettative.
I risultati ottenuti in questo progetto sono frutto della sinergia di questi strumenti all’interno di una strategia completa, strategia che abbiamo modellato sulle esigenze del sito del nostro cliente per ottenere il risultato desiderato non solo in termini di recupero ma ancor di più nel miglioramento del posizionamento.
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1500 keyword in prima pagina in meno di un anno: un progetto in costante crescita

I migliori progetti sorgono sempre su una solida analisi di base e da un perfetto connubio di strumenti e questo caso lo studio lo dimostra.
Quando siamo partiti con questo progetto alla fine di luglio 2018 ci siamo trovati di fronte un sito complessivamente ben ottimizzato on site, del quale ci era stato chiesto di migliorare ulteriormente il posizionamento. Dopo aver effettuato accurate analisi preliminari abbiamo individuato le ottimizzazioni da fare on site e poi abbiamo pianificato delle attività di link building off site.
Questa attività può essere molto utile se viene svolta nel modo corretto e può portare risultati davvero importanti.
Inoltre, una delle peculiarità della nostra agenzia è quella di disporre di risorse private non replicabili, elemento che ci consente di assicurare sempre a chi ci sceglie per i suoi progetti di visibilità online un risultato di valore.
I riscontri dati da tutte queste attività sono stati tali da richiederci di aggiornare molteplici volte il caso studio arricchendolo sempre con i nuovi traguardi raggiunti.
Le keyword posizionate infatti oltre ad essere molte sono anche estremamente focalizzate e sono sia generiche sia piuttosto specifiche, con numerose chiavi di lunga taglia posizionate. Nei vari aggiornamenti, che sono stati narrati e documentati accuratamente nell’articolo che abbiamo già dedicato in precedenza a questo progetto, emerge chiaramente come i volumi siano cresciuti sempre di più e come con essi siano cresciute anche le parole chiave posizionate, estremamente focalizzate per il settore.
Facciamo alcuni esempi concreti.
Il nostro cliente realizza mobili su misura e il suo sito ha visto posizionarsi parole chiave come pensile, piuttosto generica, ma anche come librerie online o armadio a muro su misura, che esprimono un intento di ricerca piuttosto preciso. Insomma chiavi estremamente focalizzate per il suo settore sia di carattere informazionale sia relative alla domanda manifesta ovvero cercate da persone che non stavano cercando solamente informazioni ma erano realmente alla ricerca di un determinato prodotto da acquistare.
Le novità del mese di marzo: aumento della zoom authority, dei volumi e delle chiavi in prima pagina
I miglioramenti in termini di posizionamento e non solo non si limitano a quelli che abbiamo elencato nell’articolo precedente e aggiornato più volte in seguito, ma vanno ancora oltre.
I volumi ormai hanno ampiamente superato la soglia delle 30000 visite/mese e si stanno avvicinando alla soglia delle 32000 visite. Anche le parole in prima pagina sono aumentate e hanno ormai quasi raggiunto la soglia delle 1500.
1500 parole in prima pagina di cui 741 nelle prime tre posizioni, spesso davanti anche a colossi del settore.
Fra queste possiamo individuare anche parole molto importanti come ad esempio armadi su misura, la parola che esprime al meglio ciò che realizza questa azienda torinese.
Quel che è ancora più importante poi sono i risultati che concretamente ha portato questa strategia SEO ben calibrata.
Questi risultati infatti si sono tradotti in un concreto aumento del fatturato per il nostro cliente, che ha visto gli ordini moltiplicarsi proprio come i volumi del suo sito.

Un altro dettaglio interessante riguarda poi l’aumento della zoom authority, che è salita di ben 6 punti dall’inizi delle lavorazioni e che attualmente si è attestata a quota 50.
Che cosa comporta questo?
Comporta un aumento del prestigio del sito e questo non può che essere un altro elemento di valore, premiato da Google, all’interno di una strategia SEO.
La crescita registrata in questi mesi è davvero importante sia in termini di aumento dei volumi (che sono ormai sestuplicati) sia di posizionamento delle parole chiave e di miglioramento di quelle che si erano già posizionate.
Tutto ciò non può che essere un segnale positivo, un indice concreto di una crescita stabile e costante che porterà ancora tante soddisfazioni, anche in termini di aumento del fatturato per il nostro cliente, e aggiornamenti.

Recuperare il posizionamento dopo le penalizzazioni del Google Core Update? Fatto!

1° Agosto 2018: dopo questa data la SERP non è più stata come prima. Cos’è successo? Il Google Core Update ha colpito in modo molto forte svariati siti, in particolare quelli afferenti al settore medico, stravolgendo in modo piuttosto significativo la SERP.
Molti siti autorevoli nel settore hanno subito ingenti penalizzazioni e i mesi successivi sono trascorsi nell’individuazione di quali fossero stati i fattori che avevano determinato un crollo così repentino del posizionamento.
Anche noi avevamo dedicato un articolo al Core Update e in quel frangente avevamo fornito alcuni suggerimenti (che puoi andare a rileggere qui) per attutire il danno in caso di penalizzazioni future. Anche noi purtroppo siamo stati colpiti da questo Update seppur in modo lieve, in quanto fra tutti i progetti solo uno ha subito penalizzazioni, e non abbiamo perso tempo: abbiamo subito cercato soluzioni per recuperare quanto avevamo perso.
Oggi possiamo dire che le nostre attività di recupero del posizionamento sono state ampiamente ripagate e che il sito penalizzato ha recuperato tutto il terreno perduto.
Ma partiamo dall’inizio.
Trascorso qualche giorno dall’Update, necessario per la stabilizzazione della SERP, abbiamo preso in mano la situazione e abbiamo visto che di tutti i nostri siti ne era stato penalizzato solamente uno. Allora ci siamo messi subito all’opera per individuare quali potessero essere stati i fattori che avevano determinato ciò e ci siamo dedicati a risolverli, uno ad uno.
Che cosa abbiamo fatto per migliorare il posizionamento del sito penalizzato?
- In una seconda fase ci siamo occupati dell’ottimizzazione on site di tutte le immagini e le componenti che appesantivano il sito rendendolo lento e meno performante. Il nuovo aggiornamento infatti ha dato molto valore alle performance dei siti anche in termini di velocità di apertura delle pagine e i siti che non godevano di questi requisiti hanno perso posizionamento. Grazie alle azioni che abbiamo fatto il sito ha visto migliorare di molto le sue performance in questi termini e Google ha apprezzato tutto ciò.
Dopo queste attività avevamo già visto dei miglioramenti ma abbiamo voluto fare ancora di più.
Abbiamo fatto azioni che solitamente non sono neanche necessarie, in quanto generalmente possono anche non interferire con il posizionamento, ma volevamo che fosse davvero tutto perfetto, tanto che anche Google lo avrebbe apprezzato e premiato.
Dopo aver messo a punto tutte le modifiche necessarie abbiamo fatto la sola cosa che si possa fare dopo aver fatto tutto il possibile: abbiamo aspettato che le modifiche venissero recepite da Google e che influenzassero positivamente il posizionamento.
Dopo qualche mese possiamo finalmente mostrare i risultati delle attività svolte. Lasciamo la parola al grafico:

Dopo il Core Update il sito era stato molto penalizzato e per alcuni mesi i volumi sono stati sostanzialmente pari a 0. Dalla fine di novembre è iniziata una lenta ma costante salita che ci ha portati alla fine di gennaio a recuperare il posizionamento raggiunto prima della penalizzazione.
Attività mirate svolte con costanza e dedizione ci hanno permesso di raggiungere nuovamente le prime posizioni per keyword molto focalizzate nel settore, sia geolocalizzate sia nazionali, accrescendo i volumi e con essi anche la visibilità online dello studio che abbiamo seguito.
Grazie alla sinergia di molteplici attività siamo riusciti a raggiungere un ottimo risultato, individuando quali erano stati i fattori che Google aveva penalizzato e attuando misure correttive capaci di riportare la situazione ai volumi prima dell’Update.
Ora che sono stati raggiunti i livelli pre-penalizzazione la sfida è continuare a migliorare ulteriormente il posizionamento, raggiungendo obiettivi ancora più ambiziosi in termini di volumi e di parole chiave posizionate.
E noi siamo pronti a coglierla, per raggiungere risultati sempre più soddisfacenti.

Ad ogni keyword la sua stagione: come pianificare una strategia SEO con posizionamento di keyword stagionali

Ci siamo appena lasciati alle spalle Black Friday e Cyber Monday e ci stiamo avvicinando al Natale dunque è il momento perfetto per parlare di SEO stagionale. Ci sono infatti alcuni specifici business che hanno una precisa stagionalità, dagli stabilimenti balneari all’azienda che si occupa di confezioni natalizie, e di conseguenza anche la SEO deve adeguarsi alle loro esigenze.
Per questo è molto importante partire per tempo, partire quando gli altri ancora non hanno nemmeno preso in considerazione il fatto di fare attività SEO. Solo partendo per primi infatti si avrà la possibilità di raggiungere ottime posizioni e superare i concorrenti proprio nel momento in cui le persone sono alla ricerca di quel prodotto o servizio.
Che cosa significa questo? Significa che quelle attività che offrono prodotti e servizi con una precisa stagionalità devono cominciare a fare attività di posizionamento online circa 6 mesi prima rispetto al clou delle richieste. Dunque bisogna prepararsi in vista del Natale quando gli altri stanno attendendo con ansia le vacanze estive o sono già in spiaggia a godersi il sole. Solo così si potrà essere nelle prime posizioni quando le persone cominceranno davvero a pensare al Natale e agli acquisti ad esso correlati.
Questo è proprio quello che abbiamo fatto per un’azienda di cesti natalizi che seguiamo ormai da alcuni anni.
Questa attività, svolta tempestivamente e nel modo corretto, ci ha permesso di accrescere di molto il numero delle keyword posizionate e soprattutto di far sì che si posizionassero le keyword più importanti per il nostro cliente. Tutto questo in un momento cruciale per il suo business: la seconda metà di novembre. Sono questi infatti gli ultimi giorni utili per richiedere pacchi personalizzati, i giorni di maggior fermento in cui anche gli ultimi ritardatari decidono finalmente che cosa inviare a Natale. E in quel momento eravamo nelle prime posizioni per tutte le chiavi principali per il settore.

Le parole chiave che si sono posizionate infatti sono estremamente focalizzate con il servizio offerto dal nostro cliente. Un aspetto particolarmente interessante è che si sono posizionate molteplici varianti di una stessa keyword, andando dunque a raccogliere svariate ricerche differenti.
Facciamo qualche esempio: si sono posizionate parole come “cesti natalizi aziendali“, “cesti natalizi per aziende“, “cesti enogastronomici“e anche “pacchi natalizi aziendali“. In questo modo sono stati soddisfatti molteplici intenti di ricerca di un solo prodotto e tutte le parole che era nostro interesse posizionare sono state posizionate, con grande soddisfazione del nostro cliente.
Attività di SEO con posizionamento di keyword stagionali: quando partire?
Quando il proprio business segue una precisa stagionalità di prodotti e servizi bisogna svolgere attività di SEO mirate per il posizionamento di keyword stagionali e per questo è molto importante partire con largo anticipo per poter raggiungere le prime posizioni in tempo utile. Per esempio chi si occupa di realizzare e vendere cesti e confezioni natalizie dovrà partire all’inizio dell’estate, quando ancora molti competitor non si sono mossi, così da ritrovarsi al posto giusto al momento giusto, ovvero quando le aziende e le persone cominciano a pensare ai regali di Natale.
Per godere di un buon posizionamento ad ottobre-novembre bisogna aver lavorato bene sin dall’inizio dell’estate perché le strategie messe in atto di fretta non danno sempre i risultati sperati. Solo con esperienza e costanza infatti sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati.
Lo stesso discorso vale, a stagioni invertite, per tutto ciò che è legato alla bella stagione e alle vacanze estive. Bisogna partire in inverno così da essere pronti a soddisfare le richieste delle persone che da marzo-aprile cominceranno a cercare il luogo in cui trascorrere le loro vacanze, lo stabilimento balneare o tutto ciò che serve per rallegrare la loro estate.
Professionalità e tempismo sono fondamentali quando si parla di posizionamento di parole chiave stagionali. E tu, stai facendo le azioni giuste al momento giusto?

Da 2 a oltre 200 parole chiave posizionate in 6 mesi: un traguardo reso possibile dal SEO Plan

Circa 6 mesi fa ci è stato richiesto di rendere visibile un sito che in quel momento aveva solamente 2 parole chiave posizionate. La sezione che doveva essere resa visibile era una in particolare, quella dedicata all’oleodinamica. Essendo una sezione molto vasta siamo partiti da un SEO Plan, per valutare come procedere nel modo migliore.
Ma partiamo dall’inizio… che cos’è un SEO Plan?
Il SEO Plan è la mappa che noi creiamo per aiutare i siti di chi si affida a noi a trovare la strada giusta per posizionarsi in prima pagina. Si tratta di un’analisi estremamente approfondita che consente di strutturare da subito il sito nel modo giusto, se viene fatto prima della realizzazione del sito, o di correggere eventuali errori di ottimizzazione se viene fatta in seguito alla realizzazione del sito.
In questo caso il SEO Plan, realizzato quando il sito era ormai ultimato, ci ha permesso di comprendere che per migliorarne il posizionamento era necessario creare nuove pagine, una per ogni prodotto presente. Abbiamo quindi creato una pagina per ciascuno di essi, per un totale di circa 80 pagine, scendendo ad un livello di profondità decisamente superiore.
Una volta svolta questa analisi, fondamentale per capire come riprogettare il sito per far sì che rispondesse realmente alle richieste degli utenti, abbiamo creato i testi per le pagine, in collaborazione con l’azienda, e abbiamo concretamente ampliato il sito. A questo è poi seguita ancora qualche piccola ottimizzazione delle pagine già presenti.
Dopo tutte queste attività estremamente mirate, che non sarebbe stato possibile fare senza la presenza di un’analisi così accurata come quella che realizziamo noi, abbiamo aspettato il tempo necessario per far sì che Google avesse il tempo di recepire i nuovi contenuti e di valutarli.
Dopo alcuni mesi…
Dopo alcuni mesi si sono visti i risultati. La nostra struttura è stata apprezzata e premiata da Google e, associando alla nuova struttura attività di link building offsite su nostre risorse private, abbiamo raggiunto risultati ancora più soddisfacenti.
Lasciamo che siano grafici e numeri a confermare quanto abbiamo detto.

Certi grafici parlano più di mille parole. In sei mesi la situazione è completamente cambiata e un sito che prima era davvero poco visibile ha acquisito molta più visibilità.
Ma andiamo a parlare delle chiavi che si sono posizionate. Oltre ad essere chiavi di valore sono chiavi molto varie, che comprendono sia parole chiave secche sia geolocalizzate. Esattamente quello che dovrebbe avvenire in un progetto completo, capace di far posizionare sia chiavi più generiche sia chiavi più specifiche.
Ecco il grafico del posizionamento della keyword “oleodinamica“, core business dell’azienda che seguiamo.

Come migliorare il posizionamento organico con la link building in meno di 3 mesi

Circa tre mesi fa ci è stato richiesto di migliorare il posizionamento di un sito che vendeva mobili su misura. Abbiamo svolto le nostre consuete analisi preliminari e abbiamo riscontrato che complessivamente on site erano state fatte le ottimizzazioni necessarie.
Come siamo intervenuti su un sito complessivamente ben ottimizzato on site?
Quando un sito è ben ottimizzato on site, per migliorare ulteriormente il posizionamento, si possono valutare delle attività di link building off site. Se fatta nel modo corretto e con risorse di valore può essere davvero uno strumento utile, capace di garantire molte soddisfazioni. Noi inoltre disponiamo di risorse private, di cui la maggior parte delle agenzie tradizionali non dispone, per fare questo tipo di attività e questo ci consente di dare un valore aggiunto importante a chi si affida a noi.
Grazie alle nostre risorse focalizzate nel settore trattato riusciamo a garantire risultati significativi, che non sarebbe possibile assicurare diversamente. Le agenzie tradizionali che si servono solo di siti gratuiti e disponibili a tutti infatti non potranno mai raggiungere risultati di pari qualità.
Se combiniamo queste risorse con una strategia di link building mirata sulle pagine esistenti otteniamo il risultato che abbiamo portato al nostro cliente: il posizionamento di oltre 1000 parole chiave in più in circa 3 mesi, passando dunque da meno di 6000 ad 11000 visite medie mensili. Si tratta di un traguardo davvero importante e quel che è più rilevante è che si tratta di keyword estremamente focalizzate nel settore in cui il nostro cliente opera.
Analizziamo concretamente ciò che è stato fatto.
Molte delle parole che erano oltre la quinta pagina sono arrivate in seconda pagina e stanno continuando a salire, quelle che già si trovavano in prima pagina invece hanno ulteriormente migliorato le loro posizioni.
Facciamo qualche esempio concreto delle parole che si sono posizionate per dare un’idea più precisa: cucine online, librerie mobili, anta cabina armadio, armadi con cabina sono solo alcune delle parole chiave di cui abbiamo migliorato il posizionamento.
Altre, come armadio a muro su misura, quindi chiavi piuttosto difficili da posizionare data la grande concorrenza, sono risalite vertiginosamente dalla quinta alla prima pagina e il grafico qui sotto lo esemplifica perfettamente.

Anche le chiavi piuttosto generiche, come pensile, in un paio di mesi sono volate dalla seconda pagina alla prima. Nello specifico pensile è salito dalla 22° posizione alla 4° in poco più di due mesi, come si evince dal grafico.

Una buona strategia infatti prevede il posizionamento di entrambe le categorie di parole così da soddisfare sia le ricerche degli utenti che sanno esattamente che cosa serve loro sia di coloro che invece stanno effettuando una ricerca generica.
Inoltre, un altro dettaglio importante e da non sottovalutare mai quando si decide di intraprendere un progetto SEO è quello di affidarsi a chi non posiziona le singole chiavi ma sviluppa progetti completi in cui si posizionano molteplici chiavi con le loro varianti. Spesso infatti si sottovaluta il fatto che possano posizionarsi parole che differiscono anche solo per numero (ante scorrevoli e anta scorrevole ad esempio sono due chiavi del tutto distinte, da posizionare entrambi).
Tutte le variazioni si perderebbero in una strategia di vendita del posizionamento di singole parole chiave mentre grazie ai nostri progetti completi vengono valorizzate in modo estremamente efficace.
Del resto fare SEO richiede passione, dedizione e competenza. La stessa che noi mettiamo ogni giorno, insieme agli strumenti per la progettazione e per il monitoring essenziali per la nostra professione, come SEOZoom, per rendere i nostri progetti casi studio di successo.
Aggiornamento del 16 novembre 2018
Nel corso dell’ultimo mese gli scenari sono nuovamente cambiati e i volumi sono cresciuti così tanto, come si può vedere dal grafico, da richiedere un aggiornamento del caso studio.

I volumi infatti, che già erano raddoppiati in circa 3 mesi, nell’ultimo mese ulteriormente cresciuti, tanto da risultare triplicati rispetto all’inizio delle lavorazioni e raggiungendo ora quota 16000 visite medie mensili.
Chiaramente anche le keywords posizionate sono aumentate e quelle attualmente posizionate sono 3704. Si tratta di keywords estremamente focalizzate e fra queste ve ne sono di molto importanti per il nostro cliente come ad esempio arredamenti su misura, che ha raggiunto la 4° posizione dopo un importante balzo in salita di ben 19 posizioni.

Insomma, un risultato estremamente soddisfacente, frutto di un’ottima strategia che ha saputo valorizzare al meglio le nostre risorse. Strategia che continueremo a portare avanti con la nostra consueta dedizione al fine di raggiungere obiettivi ancora più soddisfacenti per il nostro cliente.
Al prossimo aggiornamento!
Aggiornamento del 4 dicembre 2018
L’aggiornamento non si è fatto attendere in quanto in due settimane i volumi sono nuovamente aumentati raggiungendo quota 19000. Da quando abbiamo iniziato le lavorazioni i volumi dunque sono addirittura quadruplicati.

Il risultato sarebbe già soddisfacente di per sé, ma quello che è interessante sottolineare sono le parole che si sono posizionate. Si tratta di keywords estremamente focalizzate, molto importanti per il nostro cliente.
Scendiamo nei dettagli.
Le keyword che hanno raggiunto la prima posizione sono 80 mentre quelle che si sono posizionate dalla 1° alla 3° sono 571. Le parole chiave che si sono posizionate in prima pagina sono ben 1172 mentre le parole chiave totali posizionate sono 3917. Oltretutto le parole chiave che si sono posizionate sono proprio quelle richieste, quelle che erano nei nostri obiettivi. Fra queste ad esempio c’è anche la parola “armadio“, il cui posizionamento ci era stato richiesto propriamente dal cliente, che desiderava essere visibile anche per questa parola chiave.
Insomma, abbiamo raggiunto degli ottimi risultati in termini di posizionamento che hanno influito in modo estremamente positivo anche sull’aumento del fatturato del nostro cliente in quanto sono aumentati considerevolmente anche gli ordini.
Quando un progetto viene gestito nel modo giusto i risultati non tardano ad arrivare e questi sono un valido esempio di quello che può assicurare una perfetta strategia SEO.

Google Core Update: che cos’è cambiato in SERP?
Il primo di agosto Google ha lanciato un aggiornamento che ha letteralmente sconvolto le SERP, in particolare quelle di alcuni settori, come quello medico.
Alcuni siti seri con contenuti di valore sono stati penalizzati mentre altri, inspiegabilmente, sono cresciuti moltissimo.
Anche se non è semplice, cerchiamo di capire meglio che cosa è avvenuto e che cosa è importante fare per tutelarsi da eventuali penalizzazioni future.
Come ogni aggiornamento sono necessari alcuni giorni perché il rollover sia completo e dunque per avere un quadro completo degli sconvolgimenti provocati si è dovuto attendere l’8 agosto.
Si è trattato di un core update, ovvero di un aggiornamento che ha interessato l’algoritmo principale. Gli ambiti più colpiti sono stati quello medico- scientifico e quello della salute e del benessere e per questo motivo infatti è stato ribattezzato “medical update”. I più coinvolti sono stati infatti i siti di ambito medico e i siti YMYL “Your money, your life”, siti dedicati appunto a transazioni monetarie o a tutti gli aspetti che riguardano la vita ed il benessere delle persone.
Torniamo all’8 agosto. Dopo quella data vedere grafici discendenti su SEO Zoom è diventato la normalità. Portali autorevoli e con migliaia di ricerche hanno visto volumi e keyword posizionate ridursi sensibilmente nonostante avessero operato molto bene da quando sono presenti sul Web.
Indubbiamente qualche piccola imperfezione si può trovare anche nei siti migliori, ma nulla che possa neanche far lontanamente presagire un calo di questo tipo.

Questo è solo uno dei tanti esempi di drastico calo causati dall’aggiornamento, ma se ne potrebbero fare molti altri. La cosa più sconvolgente è che in molti casi si tratta di siti e portali seri e autorevoli che hanno svolto un buon lavoro sul Web.
Diversificare la propria presenza su Google: la strategia vincente
In fondo quando si parla di Google vale il medesimo principio degli investimenti finanziari. La prima cosa che ci spiegano quando ci rechiamo in banca per fare un investimento è di fare investimenti diversificati. Agire in questo modo infatti consente di evitare di correre il rischio di perdere tutto qualora un singolo investimento dovesse andare male.
Il mercato non segue un andamento lineare e non si può prevedere con certezza come andranno le cose e per questo motivo è bene suddividere il denaro che si sceglie di investire.
Per quanto uno cerchi di scegliere gli investimenti giusti e non faccia investimenti ad alto rischio infatti l’eventualità di perdere del denaro è concreta.
Lo stesso si potrebbe dire in generale del Marketing. Utilizzare più canali per promuoversi è il modo migliore per arrivare a più persone e soprattutto per tutelarsi nel caso in cui un canale non dovesse funzionare o dovesse funzionare meno bene per qualche contingenza esterna. Tanti pilastri per avere una casa solida capace di resistere a tutte le evenienze.
E come per il Marketing, lo stesso discorso si deve fare anche in relazione a Google.
La propria presenza su Google deve essere diversificata. Un solo sito non basta a fronteggiare in modo efficace tutti gli aggiornamenti dell’algoritmo e di conseguenza un’eventuale penalizzazione che può portare ad ingenti danni in termini di visibilità e conseguentemente a danni anche economici.
Come fare concretamente a tutelarsi in vista dei futuri aggiornamenti?
Ad esempio, una soluzione potrebbe essere quella di separare le chiavi informazionali da quelle transazionali. Le prime ad esempio potrebbero essere trattate in un blog separato dal sito o in un mini-sito satellite dedicato.
Al netto di ipotesi e supposizioni sui motivi delle penalizzazioni, questa dunque è l’unica risposta concreta ed efficace per essere pronti a superare con successo gli aggiornamenti futuri.

Ricerca vocale? I consigli giusti per rendere leggibile il tuo sito
Il mondo del Web ci ha abituato a novità costanti, ma non è solo il mondo del Web a cambiare: è cambiato anche il modo di cercare le informazioni in rete.
Fino a non molto tempo fa eravamo abituati a fare le ricerche da desktop, poi le ricerche si sono spostate in gran parte sui dispositivi mobili, richiedendo l’adeguamento dei siti dal punto di vista della responsività, e adesso si aprono ulteriori prospettive.
Il mondo della ricerca online si è infatti aperto alla ricerca vocale, in particolare per i dispositivi Android.
I segnali in questi ultimi tempi sono stati molti e la crescente attenzione nei confronti dell’Assistente di Google e di Google Home, lo smart speaker per la casa, sono solamente i più eclatanti. Sempre più persone si affidano a dispositivi mobili per le loro ricerche anche grazie alla loro praticità e alla loro semplicità di utilizzo anche in situazioni in cui sarebbe difficile scrivere.
Di fronte a queste novità chi si occupa di SEO non può restare impassibile, ma deve individuare un modo efficace di adattarsi alle nuove abitudini di ricerca degli utenti.
Come predisporre un sito per la ricerca vocale
Predisporre un sito per la ricerca vocale non è un’impresa eccessivamente ardua, se si seguono alcuni accorgimenti.
Dagli studi e dalle ricerche effettuate sono infatti emerse alcune soluzioni che sono in grado di ottimizzare il sito anche per la ricerca vocale.
Fra queste soluzioni possiamo annoverare indubbiamente i Rich Snippets. La loro struttura, spesso costituita da elenchi puntati concisi e provenienti da fonti autorevoli, li rende molto appetibili per la ricerca vocale. Le fonti indicano che il 40,7% delle ricerche vocali hanno come risultato uno Snippet (per tale statistica sono state considerate le ricerche che citano una fonte, ovvero la maggior parte delle ricerche).
Un altro aspetto molto importante per favorire la ricerca vocale sono le pagine che contengono molto testo, mediamente 2300 parole. Dato il grande numero di parole presenti è infatti più facile che le parole corrispondano meglio a quanto richiesto. Testi lunghi, ma frasi brevi, semplici da individuare e leggere.
Altro aspetto di non poco conto è la presenza di pagine FAQ molto dettagliate. Raccogliere le domande più frequenti sotto la descrizione di ogni prodotto, nel caso di un e-commerce, o in una pagina appositamente dedicata alle FAQ è un ottimo modo per far trovare agevolmente le risposte a Google.
Un ulteriore dettaglio da tenere in considerazione riguarda poi l’utilizzo dei dati strutturati, molto utili per impostare le pagine nel modo corretto.
Questi sono alcuni dei suggerimenti da tenere in considerazione per predisporre il proprio sito in modo che sia facilmente raggiungibile anche da una ricerca vocale.
Le 10 regole d’oro per il sito ottimizzato per la ricerca vocale
Quanto detto precedentemente potrebbe essere condensato in un elenco di consigli utili per rendere la propria pagina davvero performante anche per le nuove modalità di ricerca che si stanno affermando in questo periodo.
La pagina perfetta per la ricerca vocale:
- Deve aprirsi molto rapidamente
- Deve avere l’https
- Può essere una pagina di FAQ dettagliata
- Contiene contenuti lunghi e articolati…
- …ma risposte concise e precise alle domande (meno di 30 parole)
- Compare come Snippet
- Compare nelle prime tre posizioni su Google
- Utilizza dati strutturati
- È facilmente condivisibile
- La pagina ha un dominio autorevole.
Il tuo sito è ottimizzato per la ricerca vocale? Scopri cosa potresti fare per renderlo leggibile:

Dal sito alla SEO: 80 keyword in prima pagina in meno di 3 mesi

Qualche mese fa un nostro cliente che opera nel settore metalmeccanico ci ha affidato una lavorazione completa che comprendeva la realizzazione di un nuovo sito ottimizzato a cui abbinare poi le attività di SEO.
Questa era la situazione da cui siamo partiti.

Dopo meno di un mese di lavorazioni si sono posizionate le prime keyword e da quel momento la salita è stata vertiginosa e inarrestabile.
Ad oggi, a meno di tre mesi dall’inizio delle attività di SEO, si sono posizionate ben 80 keyword in prima pagina e si tratta di chiavi estremamente importanti per il nostro cliente.

Si tratta infatti di chiavi molto focalizzate, geolocalizzate, che comprendono sia chiavi generiche sia long tail con un alto tasso di conversione.
Insomma, in tempi brevissimi abbiamo garantito al nostro cliente ottimi risultati in termini di posizionamento.
Come abbiamo fatto a posizionare così tante parole?
Non sarebbe stato possibile ottenere un risultato così soddisfacente in così poco tempo se non avessimo lavorato su più fronti, in sinergia.
Su queste solide basi sono state poi realizzate attività di SEO on-site e off-site mirate e i risultati sono arrivati in tempi brevissimi.
Un sito di partenza progettato in ottica SEO e pensato per migliorare l’esperienza dell’utente è stato l’elemento di partenza su cui abbiamo costruito una strategia di successo.
Strategia che possiamo creare su misura anche per il tuo business, per farti raggiungere gli obiettivi sperati.

Aumentare le visite sul sito? Sono le conversioni quelle che contano!
In molti puntano a ricevere un maggior numero di visite sul loro sito e vorrebbero avere il sito posizionato per farvi convergere molte più persone.
Per avere un business di successo posso avere anche un sito in cui entrano 5 persone al giorno che converte molto più di altri in cui entrano centinaia di persone al giorno ma che, nonostante il grande numero di accessi, convertono pochissimo.
Trovare le parole che convertono e posizionarsi su quelle facendo attività di SEO non è così banale e immediato.
Molte infatti potrebbero sembrare parole chiave che portano conversioni però una volta che ci si posiziona si può anche scoprire che non portano a nulla.
Il problema è che questo approccio richiede un budget decisamente superiore e tanta pazienza da parte del cliente.
Molte volte con il poco budget a disposizione si opta per scegliere una sola strada e talvolta è una strada azzardata, purtroppo però nessuno può fare miracoli senza il giusto investimento alla base.
In caso di piccole aziende però un piccolo budget e un volume di visite contenuto possono bastare per ottenere le conversioni necessarie e questo caso studio lo dimostra chiaramente.
Quando poche visite a volte possono bastare: il caso studio di una piccola azienda
Siamo partiti con un progetto SEO per un Sito Web ad aprile 2017.
A settembre 2017 generava dalle 5 alle 10 visite al giorno.
Aveva però un tasso di conversione del 3,16% e generava circa 8 richieste al mese.
Questo è già un buon risultato per una piccola attività: bisogna infatti contare che l’azienda era nata da pochi mesi e fino a poco tempo prima non esistevano né l’azienda né il sito.
Il cliente, che ho sentito pochi giorni fa al telefono, era molto contento perché con uno di questi contatti provenienti dal sito era appena riuscito a chiudere un contratto di altissimo valore economico.
In questo specifico caso poche visite, ma ben profilate, erano state sufficienti per garantirgli un ottimo riscontro economico.
Il grafico qui sotto mostra le richieste di preventivo arrivate negli ultimi 12 mesi
