Molte volte, soprattutto se si ha un sito di grandi dimensioni, possono essere presenti pagine duplicate o con contenuti molto simili tra loro (ad esempio le versioni UK e USA dello stesso articolo o se si hanno URL differenti tra mobile e desktop). A volte certe pagine possono persino essere raggiunte con più URL. Di conseguenza, Google e gli altri motori di ricerca avranno bisogno di una mano per comprendere quale sia la pagina giusta da indicizzare e posizionare nei risultati. Il tag canonical e il relativo processo di canonizzazione servono proprio a questo.
Rappresentano un sistema per evitare problemi riguardanti la presenza di contenuti simili sul sito, assistendo i motori a posizionarci nelle SERP e evitando penalizzazioni e sprechi di risorse. In questo post vedremo come si utilizzano e perché Google tiene particolarmente in considerazione questo processo di ottimizzazione.
Che cos’è il canonical e a cosa serve
Il rel canonical è un attributo HTML che si inserisce nel tag link di una pagina per specificare che il suo contenuto (la URL in esso indicata) rappresenta una pagina “canonica”, cioè la principale alla quale fare riferimento. Tutte le pagine che contengono questo tag e annesso attributo saranno considerate “copie” della pagina canonica. Per risultare efficace al 100% , quindi, andrebbe messo un attributo canonical in ogni pagina considerabile una copia, con il link che punta alla pagina “originale”.
Attraverso questa semplice istruzione, possiamo far capire a Google quale è il contenuto più adatto ad essere indicizzato e posizionato. Questo limiterà il numero di scansioni dedicate alle pagine considerabili copie, facendoci risparmiare crawl budget ed evitando problemi all’esperienza utente, che potrebbe risultare confusionaria con più pagine quasi identiche.
Come implementarlo
Ci sono diversi modi per utilizzare il canonical sulle proprie pagine, vediamo i principali:
Istruzione HTML: il metodo più classico consiste nell’utilizzo dell’apposito tag link nella sezione head della pagina.
<link rel=“canonical” href=“https://sito.com/pagina/” />
rel=”canonical” è l’attributo che sottolinea che il link contenuto nel href è quello della pagina canonica
Yoast SEO: l’immancabile plugin di WordPress per l’ottimizzazione delle pagine offre una apposita funzione (nella finestra presente al fondo di ogni contenuto nell’editor) per inserire questo tag senza mettere le mani sul codice.
Istruzione HTTP del server: è anche possibile far uso dell’intestazione HTTP rel=”canonical”, al posto della versione HTML, per selezionare l’indirizzo canonico. Utile nel caso si voglia effettuare la canonizzazione per vari formati di file (Word, PDF e simili). Infatti, tramite intestazione HTTP possiamo indicare quale è il file canonico se sono presenti estensioni diverse. L’istruzione ha la seguente sintassi:
Link: <https://www.sito.it/files/nomedoc.pdf>; rel=”canonical”
Perché è importante per la SEO
La canonizzazione serve ad evitare che i motori di ricerca perdano tempo e risorse a scansionare contenuti non fondamentali da posizionare. Non solo non è necessario fare il crawling di più pagine duplicate,anzi, può essere anche dannoso per il posizionamento della pagina canonica e per la reputazione del sito in generale agli occhi di Google. Il problema principale è dato dalla cannibalizzazione dei contenuti in SERP: Google riconoscendo più pagine valide per il posizionamento, che soddisfano tutte lo stesso intento di ricerca, ne posiziona solamente una e non è assicurato che sia la migliore per l’utente o per il nostro business. Inoltre, se Google nota la presenza di molti contenuti simili indicizzabili potrebbe considerarli spam e decidere di penalizzarci.
Per questo è importante un corretto utilizzo dei canonical, per far comprendere al meglio ai motori cosa è utile da mostrare nei risultati.
Perché dovrei avere delle pagine duplicate?
Se hai un minimo di praticità con la SEO sai quanto è importante avere contenuti unici, oltre che interessanti, sulla propria piattaforma. Ma ci sono situazioni in cui è inevitabile che si creino dei duplicati e altre in cui è perfino necessario avere del contenuto simile su più pagine. Vediamo i motivi principali:
- Presenza di più protocolli: sono presenti le versioni HTTP e HTTPS del sito
- Duplicazioni create da script e funzionalità: ad esempio i filtri degli e-commerce possono creare URL con lo stesso contenuto delle categorie e queste possono essere scansionate e indicizzate
- Versioni “regionali”: hai più versioni del sito nella stessa lingua per nazioni differenti, succede spesso, ad esempio, con la versione statunitense e quella del Regno Unito.
- Versioni differenti per vari dispositivi: presente quando la versione desktop ha una URL diversa da quella mobile.
- Errori: a volte si duplicano contenuti per sbaglio, ad esempio si lasciano bozze o A/B test indicizzabili.
Rapporto di Google con la canonizzazione
Google fornisce sul suo portale per i developer della documentazione utile a chiarire molti dubbi riguardanti la canonizzazione e come questa viene “vissuta” dal motore di ricerca e dai suoi bot. Queste guide aiutano a sfatare falsi miti e a far comprendere le best practice che si possono attuare per migliorare il posizionamento del proprio portale tra i risultati di Big G.
Innanzitutto, è importante fare una premessa: Google considera i canonical come un suggerimento e, come tale, può non essere seguito. Se Google valuta migliore una pagina diversa da quella indicata da noi come canonica può posizionarla. Ciò è dovuto al fatto che i criteri con cui Google gestisce la valutazione delle pagine sono molteplici, di conseguenza sono diversi anche i fattori che influiscono sulla canonizzazione.
Nella sua documentazione il motore esplicita alcuni di questi fattori:
- Tag rel=canonical <link>: essendo creato appositamente per questa funzione il tag è il segnale più considerato per la canonizzazione
- Intestazione HTTP rel=canonical: valida alternativa al tag. È solo necessario fare attenzione poiché può complicare la mappatura se gli URL cambiano frequentemente
- Sitemap: le pagine in sitemap sono in automatico suggerite come versioni canoniche, soprattutto se non ci sono segnali più espliciti.
- Redirect 301: un reindirizzamento permanente funziona da forte segnale per la pagina sostitutiva.
In base alla situazione del tuo portale, potrai scegliere la soluzione più adatta per evitare cannibalizzazioni e penalizzazioni dei tuoi contenuti, senza perdere troppo tempo ad effettuare una moltitudine di micro-modifiche.
Se il tuo sito presenta problemi con la canonizzazione o con altri aspetti riguardanti il posizionamento organico, la nostra agenzia per il posizionamento SEO a Torino può assisterti nella risoluzione di qualsiasi grattacapo per migliorare il rank del tuo portale.
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