Come rimuovere contenuti dal proprio sito senza subire penalizzazioni

Se ti è mai capitato di gestire delle piattaforme web potresti aver dovuto rimuovere delle pagine da esse. È un evento che può capitare durante la vita di un sito web, per i più svariati motivi, ed è quindi importante conoscere le giuste procedure per svolgere questo task senza incorrere in penalizzazioni da parte dei motori di ricerca, che solitamente non apprezzano la scomparsa di pagine da loro indicizzate e posizionate. Vediamo le principali linee guida, alcune fornite direttamente da Google, per eliminare senza rischi pagine dal proprio portale.

 

Perché dovresti eliminare dei contenuti?

Ci sono diversi motivi per voler eliminare una pagina, i principali sono:

 

  • Diritto all’oblio: questo è un obbligo di legge e se ci viene richiesto da un soggetto avente diritto, siamo costretti ad eliminare il contenuto in questione dalle nostre proprietà.

 

  • Contenuti obsoleti: le pratiche di content pruning (potatura dei contenuti) se effettuate in modo corretto possono giovare al proprio posizionamento. Si possono ad esempio eliminare contenuti non aggiornabili o fondere più articoli che soddisfano lo stesso search intent per evitare cannibalizzazioni e risparmiare crawl budget.

 

  • Pagine danneggiate o hackerate: contenuti non più recuperabili dopo un attacco subito o, peggio, potenzialmente pericolosi per la propria utenza, vanno velocemente deindicizzati ed eliminati.

 

Quali possono essere le conseguenze negative?

Eliminare una pagina senza alcune operazioni preliminare (che vedremo in seguito) lasciandola quindi in 404, può risultare penalizzante per il posizionamento sui motori di ricerca. Ciò è dovuto a diversi fattori:

 

  • Pessima user experience: un utente che trova una pagina eliminata nelle SERP di Google o tramite un link interno del tuo sito, finisce su una schermata con un messaggio d’errore. Oltre ad essere una frustrante perdita di tempo per il tuo potenziale cliente, questo evento è dannoso per la tua immagine e per quella del motore.

 

  • Perdita di link: ogni link interno che punta alla pagina adesso restituirà un errore 404. Stesso discorso per ogni backlink presente su siti esterni. Tutto il valore apportato dai collegamenti è sprecato.

 

Per evitare tutte queste conseguenze negative ci sono diversi iter che è possibile seguire, per rimuovere permanentemente o momentaneamente delle pagine.

 

Rimozione permanente

Per effettuare una rimozione permanente abbiamo le seguenti possibilità:

 

  • Redirect 301: se si ha a disposizione una pagina in grado di soddisfare lo stesso search intent di quella da eliminare è sempre consigliabile effettuare un reindirizzamento verso tale risorsa. Per semplificare l’aggiornamento delle SERP di Google che dovranno puntare alla nuova pagina, ricordati di aggiornare tutti i link interni e la sitemap con il nuovo indirizzo. Dopo che vedrai i cambiamenti desiderati in SERP potrai eliminare il vecchio indirizzo. Se non sai come si effettuano i redirect puoi seguire la nostra guida.

 

  • Meta tag robots: è possibile utilizzare l’istruzione noindex dentro il tag robots nell’head HTML per far comprendere ai crawler che il contenuto non deve essere indicizzato.

 

  • Utilizzare una password: Bloccare il contenuto dietro una password evita che questo sia vista da utenti non autorizzati, ma ciò non assicura la deindicizzazione dell’URL.

 

  • 404: La semplice eliminazione di una pagina è una pratica sconsigliata, per i motivi citati prima, da effettuare solamente se non si hanno alternative. Le pagine andrebbero sempre prima sostituite o deindicizzate con i metodi illustrati.

 

Infine, consigliamo sempre di prestare particolare attenzione, poiché se si blocca l’accesso alla pagina da eliminare tramite robots.txt, i bot di Google potrebbero non essere in grado di ricevere la nuova richiesta di deindicizzazione.

 

Rimozione momentanea

Se si vuole nascondere al pubblico una risorsa senza eliminarla definitivamente è possibile utilizzare i seguenti strumenti:

 

  • Redirect 302: redirect momentaneo che indica a Google che in breve tempo la risorsa originale tornerà disponibile. La vecchia pagina rimarrà presente in SERP, ma quando un utente cliccherà sul link verrà reindirizzato ad un altro contenuto.

 

  • Strumento di rimozione temporanea: se si vuole deindicizzare momentaneamente un indirizzo abbiamo a disposizione uno strumento apposito nella Search Console di Google. Con esso, potremo effettuare due diverse tipologie di rimozione: una riguarda la cache con cui andremo ad eliminare lo snippet nella SERP fino al crawl successivo (utile per brevi periodi di manutenzione e modifica della pagina). Un’altra che invece toglie l’URL in questione da ogni risultato per qualche mese.

 

Rimozione di link esterni 

Abbiamo visto come eliminare risorse dal nostro sito, ma se il problema fosse un link esterno che punta al portale da una piattaforma terza? 

Alcuni link esterni possono essere dannosi per il posizionamento se arrivano da siti che infrangono le linee guida di Google (piattaforme di spam, portali utilizzati per pratiche SEO black hat ecc…).

Per evitare penalizzazioni è possibile segnalare questi link tramite l’apposita funzione di Search Console. Basterà caricare un elenco in un file txt dove si indicheranno le pagine che contengono i backlink malevoli, seguendo questa formattazione e andando a capo per ogni URL:  domain:sito.com/pagina-contenente-link

Conoscendo queste semplici regole sarai in grado di evitare problemi con il posizionamento del tuo sito quando dovrai eliminare contenuti obsoleti. Nel caso avessi altri problemi con l’ottimizzazione delle tue pagine puoi richiedere una consulenza con uno specialista. La nostra agency SEO è in grado di assisterti nella gestione tecnica e contenutistica del portale per portare in vetta il tuo business online.

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