Molte strategie di link building internazionale in lingua inglese, anche perfettamente strutturate, possono rivelarsi inefficaci quando i segnali tecnici del sito non sono allineati con il target geografico. È una situazione tutt’altro che rara: contenuti di qualità, backlink autorevoli da portali statunitensi, struttura solida… eppure, nessun miglioramento nel ranking su Google.com.
In casi come questo, il colpevole è spesso un dettaglio tecnico invisibile ma cruciale: la configurazione dell’attributo lang
nel tag HTML e del meta tag og:locale
. Una semplice dissonanza tra ciò che si comunica al motore di ricerca e ciò che si cerca di ottenere può compromettere l’efficacia dell’intera strategia.
Quando i segnali tecnici non parlano la lingua giusta
Il posizionamento organico su un mercato specifico dipende da molti fattori: contenuti, backlink, struttura del sito, velocità di caricamento, UX. Tuttavia, uno degli elementi tecnici spesso trascurati è la dichiarazione della lingua e del contesto geografico del contenuto, attraverso l’attributo lang
e i metadati Open Graph.
Se un sito punta a scalare le SERP statunitensi ma utilizza segnali linguistici o geografici riferiti al Regno Unito (o viceversa), Google potrebbe interpretare le intenzioni in modo errato. Il risultato è un’incoerenza semantica e territoriale che indebolisce il peso dei backlink e limita la visibilità organica nel mercato di riferimento.
Cos’è l’attributo lang e perché è cruciale per la SEO
Nel codice HTML, l’attributo lang
specifica la lingua principale della pagina. È definito nel tag <html>
come segue:
<html lang="en-US">
Oppure, per l’inglese britannico:
<html lang="en-GB">
Questo attributo semantico fornisce un’indicazione esplicita ai crawler, ai browser e ai lettori di schermo sulla lingua del contenuto. Anche se i motori di ricerca sono in grado di dedurre automaticamente la lingua da parole chiave e struttura, la dichiarazione lang
rappresenta un segnale diretto e prioritario che rafforza la comprensione e l’indicizzazione corretta della pagina.
Il meta tag og:locale – molto più di una preview per i social
Oltre all’attributo lang
, è fondamentale anche il corretto utilizzo del meta tag Open Graph og:locale
, tipicamente inserito nell’<head>
della pagina:
<meta property="og:locale" content="en_US" />
Questo tag, nato per gestire l’anteprima dei contenuti sui social network, comunica ai crawler la lingua e la localizzazione del contenuto. Il suo valore ha una struttura standardizzata: lingua minuscola + underscore + paese maiuscolo.
Esempi:
-
en_US
= inglese (Stati Uniti) -
en_GB
= inglese (Regno Unito) -
it_IT
= italiano (Italia)
Quando si implementa una strategia SEO su mercati specifici, l’uso corretto di og:locale
diventa un segnale semantico e geografico fondamentale, che deve essere coerente con gli obiettivi della campagna.
La dissonanza tra target e segnali tecnici
Uno degli errori più comuni nei progetti di link building internazionale è quello di acquisire backlink da fonti statunitensi (ad esempio da blog, magazine o media USA) mentre il sito linkato è impostato con lang="en-GB"
o og:locale="en_GB"
. Questo genera un conflitto di segnali per i motori di ricerca:
-
I backlink sono coerenti con il mercato statunitense
-
Ma il sito comunica una localizzazione britannica
-
Il contenuto usa termini, spelling e formattazioni UK
-
I segnali HTML e Open Graph rafforzano l’identità sbagliata
Il risultato è che Google interpreta il sito come non perfettamente rilevante per gli utenti statunitensi, e tende a mostrare altri risultati nei mercati geografici target.
Gli effetti concreti di un attributo errato
Un’impostazione incoerente di lang
e og:locale
può generare effetti a catena:
-
Diminuzione della pertinenza geografica nei risultati di ricerca
-
Valore attenuato dei backlink provenienti da siti geolocalizzati
-
Visualizzazione errata nei risultati internazionali (es. SERP .com vs .co.uk)
-
Problemi di accessibilità e usabilità, soprattutto nei dispositivi assistivi
-
Incoerenza con i tag hreflang, se utilizzati per la SEO multilingua
In sintesi: anche una strategia ben eseguita può risultare inefficace se la comunicazione tecnica della lingua non è allineata con il contesto della campagna.
SEO multilingua e internazionale: un ecosistema di coerenza
Per ottenere risultati concreti nella SEO internazionale è necessario un ecosistema tecnico coerente. I principali segnali da sincronizzare sono:
-
lang
nel tag<html>
-
og:locale
nell’<head>
-
Tag
hreflang
con URL corretti -
Contenuti realmente localizzati (terminologia, unità di misura, valuta)
-
Target geografico configurato in Search Console
-
URL strutturati per nazione o lingua (
/us/
,/uk/
,/en/
, ecc.) -
Dominio o sottodominio coerente (es.
.com
per USA,.co.uk
per UK)
Qualsiasi disallineamento tra questi elementi può compromettere la precisione del targeting e, di conseguenza, la visibilità organica.
Come identificare e correggere i segnali linguistici
Per garantire una configurazione corretta, è consigliabile seguire questi passaggi:
1. Verificare l’attributo lang
Controllare che l’attributo lang
nel tag HTML sia coerente con la lingua e la localizzazione del contenuto. Per il mercato statunitense, utilizzare:
<html lang="en-US">
2. Verificare og:locale
Assicurarsi che il valore del tag Open Graph sia corretto:
<meta property="og:locale" content="en_US" />
3. Validare i tag hreflang
Se il sito è multilingua, controllare che i tag hreflang
siano coerenti con lang
e og:locale
:
<link rel="alternate" hreflang="en-us" href="https://example.com/us/" />
4. Analizzare il vocabolario
Verificare che lo stile linguistico e lessicale sia coerente con il pubblico target. Termini come “color” (USA) vs “colour” (UK), “organize” vs “organise”, possono essere interpretati dai crawler come indizi semantici.
5. Configurare correttamente la Search Console
Impostare il geotargeting su Google Search Console per la nazione di riferimento.
Strumenti utili per l’analisi
Per una corretta analisi dei segnali linguistici, è possibile utilizzare:
-
Screaming Frog SEO Spider: per controllare
lang
,og:locale
,hreflang
e intestazioni -
Google Search Console: per monitorare il rendimento per area geografica
-
Ahrefs / SEMrush: per analizzare backlink e distribuzione geografica
-
Web.dev / Lighthouse: per suggerimenti su accessibilità e markup semantico
-
W3C Validator: per verificare l’aderenza agli standard HTML
Best practice per SEO internazionale efficace
Per garantire un’efficace strategia SEO sui mercati esteri, è fondamentale applicare alcune linee guida strutturali:
-
Usare il formato esteso (
en-US
,fr-FR
,it-IT
) sia perlang
che perog:locale
-
Assicurare la coerenza semantica tra struttura tecnica e contenuti editoriali
-
Evitare di utilizzare
lang="en"
generico su siti con contenuti localizzati -
Non lasciare il valore predefinito dei CMS senza verifica (molti impostano
en_GB
) -
Gestire le versioni linguistiche del sito con URL dedicati, tag
hreflang
e redirect personalizzati
Un dettaglio che fa la differenza
L’attributo lang
e il meta tag og:locale
sono spesso ignorati nelle strategie SEO, considerati irrilevanti rispetto a contenuti, link e struttura del sito. In realtà, sono segnali fondamentali per comunicare ai motori di ricerca l’identità linguistica e geografica del sito.
Una configurazione errata può compromettere l’efficacia della link building internazionale, ridurre il peso dei backlink e generare confusione nei segnali di pertinenza geografica. La soluzione? Verificare e allineare ogni elemento semantico e strutturale al mercato di riferimento, assicurando che i contenuti parlino la lingua giusta — nel modo giusto — per il pubblico giusto.
Per chi lavora con progetti SEO multilingua o internazionali, ignorare questi aspetti non è più un’opzione. È il momento di risolvere ciò che non si vede… ma che può fare la differenza tra il successo e la stagnazione.